giovedì 28 ottobre 2010

Paolo


Paolo è un bambino di 12 anni che, a causa di una cattiva gestione del parto ( o malasanità come si direbbe oggi) ha avuto un'asfissia alla nascita, ovvero mancanza di ossigeno al cervello per pochi, tragici momenti.

A causa di ciò Paolo non cammina, non parla, non afferra oggetti con cui vorrebbe giocare, non è autonomo.

Si parla molto di disabilità, spesso a sproposito, spesso in modo concreto ma credo che, in entrambi i casi, ci sia un fattore comune denominatore:
LA DIFFIDENZA.
Diffidenza perchè non ci riguarda ( queste sono cose che capitano sempre ad altri) e soprattutto perchè si pensa che dietro ci siano persone/organizzazioni che voglio approfittare della buona fede altrui ( come purtroppo troppo spesso ahimè accade).
E dunque quando si viene a contatto con situazioni simili, si ci commuoviamo ma molto in fretta dimentichiamo e lasciamo cadere il nostro "potenziale" aiuto nel vuoto.

Oggi io voglio scrivere di lui nel mio Blog per promuovere la sua causa, perchè ha bisogno di aiuto (qualunque tipo di aiuto) al fine di sottoporsi ad una terapia che potrebbe regalargli una, seppur piccola, speranza di migliorare la sua condizione fisica e la sua qualità della vita.

E lo faccio con il cuore in mano e con la certezza che l'aiuto di cui ha bisogno è reale e concreto.
E lo so, lo so per certo...per motivi molto semplici:
perchè l'ho visto da piccolissimo guardare gli altri bambini giocare, e piangere e dimenarsi perchè anche lui voleva andare li con loro, e l'ho visto poco dopo smettere perchè aveva intuito che il suo corpo non gli permetteva di fare le cose che erano concesse agli altri bambini della sua età...l'ho visto sorridere e sostenere la mamma quando lei, nella disperazione più totale, avrebbe voluto arrendersi...l'ho visto gioire il giorno del suo compleanno perchè si sentiva al centro dell'attenzione......ho visto nei suoi occhi la paura, la speranza, il terrore, il dispiacere!
E lo so, lo so per certo, perchè Paolo è mio nipote.
E allora per una volta niente nickname, niente foto tagliate, ma un volto e un nome:
Paolo Turchi.

Cercatelo su Facebook e sul suo sito internet (www.paoloturchi.it) chiedete la sua amicizia e soprattutto condividete, condividete, condividete...su facebook, sui blog, tra gli amici più cari e quelli meno cari.
Paolo ha bisogno della vostra amicizia.


Io sono la zia: Diana Di Sebastiano

8 commenti:

  1. Buongiorno, arrivo sul tuo blog, attraverso un'altro blog che seguo (Zettel appunti in disordine, gestito da una ragazza che è anche tua follower.
    Commozione, inevitabile, a parte...come posso concretamente raccogliere il tuo appello? non ho un profilo facebook, ma ho un blog...posso linkare il tuo post?
    A presto!

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  2. serenamanontroppo......grazie, grazie grzie e ancora grazie...te ne sarei veramente grata...puoi scrivere tu un post dedicato a lui o linkare il mio.
    Su facebook c'è la lettera di mia sorella che, molto meglio di me, esprime e racconta la storia di Paolo. Se mi mandi la tua mail te la posso girare.

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  3. http://serenadinomemanondifatto.blogspot.com/2010/10/andare-oltre-se-stessi-la-storia-di.html.

    Didi, quello che vedi è il link al mio post sulla storia di Paolo.
    Mi farebbe piacere ricevere la lettera scritta da tua sorella (che puoi inviarmi al seguente indirizzo e-mail: seremu74@gmail.com.)
    Ti ho inserito tra i miei blog preferiti, così imparerò a conoscerti meglio e spero ad avere notizie di Paolo.

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  4. Grazie, ho letto il tuo post....veramente molto bello...TI RINGRAZIO!
    Ti ho inserito tra i miei Blog così continuerò a leggerti.

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  5. ciao cara, sto lavorandoci su, domani troverai un post da me :-), ho copiato la lettera di Cinzia dal blog di serenamanontroppo, spero non ci siano problemi.
    un bacio a te, misia e paolo

    e.

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  6. http://www.emanuelas.splinder.com/post/23545284/paolo

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